Case e famiglia

Nato a Siderno, provincia di Reggio Calabria nel 1950, da Maria Giuseppa Macrì di Bovalino (RC) e Michele Comerci di Briatico (VV). Quindi calabrese al cento per cento e da parecchie generazioni. A cinque anni la famiglia del ferroviere “capo squadra di linea” si trasferisce a Bianco, sempre in provincia di Reggio Calabria, sempre in un casello vicino ai binari. Così come è in un casello quello presso Rignano sull’Arno (FI), dove la famiglia Comerci approda nel novembre del 1960. Infine, nell’agosto del 1963 l’ultimo trasferimento, sempre in una casa di ferrovieri ma non più un casello ferroviario, a Firenze nel rione San Iacopino al confine con il Parco delle Cascine.

Sono andato a vivere da solo nel 1976, appena dopo aver avuto il lavoro alla Unicoop. Un monolocale di venti metri quadrati, in via dell’Ardiglione, in San Frediano a Firenze. Nel 1982 mi sono trasferito in una bella casa a Tavarnelle in Val di Pesa, dove mi sono sposato con Gabriella Solaini nel 1983, e dove ci ha raggiunti Claudio, nostro figlio, nel 1985. Nel 1998 siamo tornati a Firenze, a Novoli.

Scuola e lavoro

Mi iscrivo all’Iti (Istituto tecnico industriale) Leonardo da Vinci, dove mi diplomo in “Elettronica Industriale” nel 1970. Nel frattempo faccio lavoretti per potermi mantenere agli studi e dare un aiuto in famiglia. La nostra casa era diventata una succursale produttiva della Targetti prima e dopo della Moranduzzo, che davano lavoro a domicilio per fare addobbi e luci di Natale, ed io aiutavo a fare questi addobbi insieme a miei tre fratelli. D’estate ho lavorato per quattro mesi (allora all’ITI si smetteva di andare a scuola a maggio e si ricominciava a ottobre), nel ’64 alla Conotubi in via di Scandicci, nel ’65 nella stessa ditta a San Colombano e nel ’66 a Casellina, sempre nel comune di Scandicci. Produceva la parte metallica delle sedie e dei tavoli da cucina in formica, io aiutavo a caricare e scaricare i camion e stavo davanti alla macchina conificatrice, che rendeva conica la parte del tubo d’acciaio che faceva da gamba a sedie e tavoli. D’estate dal ’67 al ’69 lavorai alla FeBAr (Ferri battuti artistici) di Serpiolle, una frazione a Nord di Firenze. Era in un posto splendido, un vecchio mulino con un ponte sul torrente Terzolle. Io ero nel gruppo dei decoratori e lavoravamo sul ponte, per qualche mese lavorai anche in officina a “battere” il ferro.

Politica e studi

Dal 1968 mi sono occupato di politica nelle prime lotte studentesche e poi come iscritto alla Fgsi (Federazione giovanile socialista italiana). Sono stato impiegato per qualche mese al Sosp (Servizio di orientamento scolastico e professionale) dell’Amministrazione provinciale di Firenze e poi nell’Ecap (Ente confederale addestramento professionale della Cgil), nella quale ho lavorato fino al ’74 quando sono partito per il militare. All’Università ero iscritto alla facoltà di lettere e filosofia e feci quattro esami solamente, dato che ero molto impegnato con il lavoro e l’attività politica. Sono stato per un anno segretario provinciale della Fgsi, dopo che la stessa carica era stata di Valdo Spini e Paolo Bagnoli.

Ho continuato fino al 1992 a fare attività politica, ma semplicemente a livello di attivista di base, segretario di sezione a Tavarnelle, segretario del Nucleo aziendale socialista.

Nel 1980 mi sono iscritto alla facoltà di scienze politiche della quale ho frequentato e dato gli esami del biennio.

40 anni di Coop

Tornato dal militare nel febbraio del 1976 sono stato assunto nell’Unicoop Firenze nella quale sono rimasto fino alla pensione nel 2018.

Entrato nel settore Consumatori e Soci, mi sono occupato di varie tematiche, soprattutto dal punto di vista consumerista e storico. Sono l’autore di alcune pubblicazioni: Guida alla spesa – per spendere meglio e sapere cosa si compra (1989); Ecologia domestica – suggerimenti per rispettare l’ambiente (1989); Vivere la sicurezza – i pericoli dell’ambiente domestico; Frutti esotici – Piccola guida per conoscerli, riconoscerli e apprezzarli (1987); A come agrumi (1987).

Nel 1982 ho organizzato le Giornate dei giovani consumatori, a Firenze, che hanno visto la partecipazione di oltre 12 mila studenti e sono state la prima esperienza in grande stile della Coop nel mondo della scuola e dell’educazione ai consumi.

Ho diretto dal 1981 l’Informatore, mensile inviato ai soci dell’Unicoop Firenze, con una tiratura di oltre 600 mila copie. Dal ’92 sono diventato responsabile della comunicazione istituzionale dell’Unicoop Firenze. Nel 2004 esce il libro “All’origine dell’oggi – Cronaca degli ultimi 40 anni della cooperativa”, una cronologia dei più significativi eventi che hanno caratterizzato l’Unicoop Firenze e la cooperazione di consumo dal 1960 in poi.

I libri e il sito

Questo sito nasce anche dall’esigenza di permettere a chi lo desidera, conoscere i libri che ho scritto e che mi accingo a scrivere. Il primo l’ho fatto al di fuori dell’attività lavorativa nell’Unicoop Firenze, nel 2007 ho pubblicato per Mauro Pagliai Editore, il libro “sComunicati – Viaggio fra i mezzi e i messaggi della società che comunica“, con la prefazione del prof. Carlo Sorrentino, docente dell’Università di Firenze.

Per i cinquanta anni dalla registrazione della testata l’Informatore, nel 2013 esce “Quelli che… informano – Storia e considerazioni sul giornale dell’Unicoop Firenze” pubblicato dall’Unicoop Firenze e diffuso in migliaia di copie. Nella pubblicazione s’intrecciano la mia biografia, la comunicazione e la storia dell’Unicoop Firenze. Infine, nel 2018 si pubblica un’edizione aggiornata de “All’origine dell’oggi”. Questi due sono stati pubblicati direttamente dall’Unicoop Firenze.

E poi ci sono i miei racconti, frutto di autobiografia e fantasia, pubblicati e stampati in proprio per pochi amici. Il primo è La Barista, pubblicato nel novembre del 2018 e con il pdf in questo sito. Nel 2019 per la Mauro Pagliai Editore esce “Per strade meno battute Racconto di una vita breve”, con la biografia di mia moglie che ci ha lasciati nel 2018. L’anno dopo ho aiutato l’amica Eleonora Mappa a scrivere “Le nuove italiane”, edito da Delta 3 nel 2020, una raccolta di dieci interviste a donne immigrate in Italia. Infine, per ora, un altro libro “stampato in proprio per pochi amici”, il titolo “Diario sentimentale” spiega il contenuto che nel sottotitolo recita “Tre modi di raccontare l’amicizia e l’amore”.

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